Flou

Flou: dal 1978 leader nel design del riposo.
Nata nel 1978 con il lancio di Nathalie, primo letto tessile moderno imbottito e sfoderabile, Flou oggi propone un total living all’insegna del benessere, del design e della qualità Made in Italy.
In oltre quarant’anni di ricerca e innovazione e con la collaborazione di nomi illustri quali, tra tutti, Vico Magistretti, Flou ha saputo creare letti divenuti vere icone tipologiche e, non a caso, immancabili in ogni museo o mostra dedicati al design industriale. Oggi Flou offre collezioni di arredo total living, non solo per la camera da letto ma per ogni ambiente domestico e per l'outdoor. Eleganza, armonia, emozione ma soprattutto comodità: le proposte Flou sono il frutto di una ricerca che si rinnova di anno in anno tra estetica e funzione, benessere e qualità, per ambienti da vivere all'insegna del bello e di un rinnovato bisogno di sintonia con l'ambiente che ci circonda.

La collaborazione con Rosario Messina, fondatore di Flou, secondo Vico Magistretti:

“Mi diverte sempre molto lavorare con Rosario Messina, nel senso che oltre ad avere delle grandi qualità imprenditoriali è anche una persona generosa, chiara e trasparente, non nasconde niente. È difficile trovare gente così…”

Rosario Messina racconta Nathalie, letto con cui è nata la Flou e prima occasione di incontro con Vico:

“Diciamo che si sono integrate la creatività del designer e la strategia del marketing. Magistretti, lo dico sempre, è geniale. In quegli anni c’erano i primi piumoni da­nesi che però erano un po’ corti. (...) Vico Magistretti ebbe l’idea di un letto tessile con il piumone integrato nel letto. E con altri accorgimenti funzionali che lo rendevano unico: la testata morbida che faceva da copricuscino per evitare che il guanciale si impolverasse di giorno; la te­stata reclinabile tagliata in due, in modo che ognuno la posizionasse a piacere. La razionalità di Magistretti lo rese un letto di estrema funzionalità. Infine, aggiunse quel piccolo dettaglio dei fiocchetti sullo schienale, che divennero un segno distintivo.”